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Come posso riscaldare la mia villetta anni ’90? Con la caldaia a pellet?

Come posso riscaldare la mia villetta anni ’90 con la caldaia a pellet?

 

Oggi giorno non si sà più a chi credere anche quando si parla di riscaldamento di casa vero?

Sarà capitato anche a te sentirne di cotte e di crude e tutto l’incontrario di tutto, ed è questa la natura umana,

ma che dire se sei alle prese con una villetta di costruzione “vecchio stampo”?

Quali possono essere le strategie in tuo aiuto per capire come puoi riscaldare la tua villetta anni ’90?

Nell’articolo di oggi ti voglio raccontare cos’è accaduto in questo particolare caso,

quindi tieniti forte e partiamo.

 

COME POSSO RISCALDARE LA MIA VILLETTA ANNI ’90 CON LA CALDAIA A PELLET?

 

“Come posso riscaldare la mia villetta anni ’90, con la caldaia a pellet?

Questa è la domanda che mi era stata rivolta da Daniel, il padrone di casa di questa bellissima villetta anni ’90,

e a dirla tutta le idee ben chiare le aveva avute fin dall’inizio,

ma grazie ai vari consulenti (tra installatori generici e venditori d’assalto),

le idee che fin dall’inizio erano molto precise hanno iniziato ad oscurarsi ed “incasinarsi”, perchè?

Per i soliti motivi che ormai ben sai:

 

  • Poca specializzazione e molto generalismo
  • Scarsa conoscenza di parte tecnica ed impiantistica
  • Non chiarezza in termini di prodotto e garanzie
  • Molta confusione riguardo ai contributi del GSE, il famoso conto energia termico

 

queste sono solamente alcune delle nuove informazioni che avevano fatto traballare la fiducia nella tecnologia della biomassa legnosa e andando nello specifico nell’installazione di una caldaia a pellet con pulizie automatiche.

Così a questo punto con poca chiarezza e molta confusione il mio staff si è occupato di riportare la luce nella mente e nelle aspettative del padrone di casa,

Ma quali sono state le nuove informazioni che hanno portato Daniel ad avere confusione?

Leggi con attenzione quello che ti stò per dire perchè potresti in qualche modo averne bisogno

 

LE NUOVE INFORMAZIONI CHE POTREBBERO SALVARTI IL PORTAFOGLIO

 

Con quello che leggerai ricorda che non voglio essere il GURU che ha la verità in tasca, ma molta esperienza si,

e non parlo di sola esperienza applicativa in questo Mondo bombardato da informazioni di tutti i tipi,

includo in questa esperienza anche tutte quelle “bidonate” che vedo quasi ogni giorno che la gente acquista perchè si fida di chi ha davanti a se.

torniamo alla domanda di partenza: “Come posso riscaldare la mia villetta anni ’90 con la caldaia a pellet?”

ed ecco le risposte che hanno creato confusione:

 

risposta n. 1: Installa una caldaia a gpl….

 

“Installa una caldaia a GPL, il bombolone te lo installano gratis e tu paghi solamente quando ti vengono a fare la carica”

Peccato che la villetta degli anni ’90 in questione abbia un riscaldamento tutto a termosifoni quindi alta temperatura

e anche se in piena ristrutturazione per problemi strutturali l’impianto di riscaldamento non si poteva toccare,

ed io mi chiedo a questo punto, lo sai a che pericoli sarebbe andato incontro installando una soluzione di questo tipo?

  1. Avrebbe speso sempre dai 4.000,00 ai 6.000,00 euro per installare caldaia a condensazione, collettori di riscaldamento, canna fumaria, scarico condensa ecc……..
  2. Rinunciato ai contributi diretti nel conto corrente (quelli del GSE del conto energia termico 2.0) per avere solamente la detrazione fiscale del 50% o del 65% in 10 anni
  3. Si sarebbe messo a  lottare per avere il caldo sperato in casa perchè in una casa di quella tipologia riscaldarla sarebbe stato un problema
  4. La sua spesa annuale media sarebbe oscillata dai 1.800,00 euro ai 2.200,00 euro annuali senza contare le spese di manutenzioni e controllo fumi annuali

 

risposta n. 2: Installa una Pompa di calore aria acqua….

 

“Installa una pompa di calore aria acqua, tanto guarda le pompe di calore non hanno bisogno di tanti kilowatt per funzionare, se poi installi anche il fotovoltaico azzeri completamente la tua bolletta” 

E se posso dire chi gli aveva proposto una cosa simile non aveva neanche tutti i torti perchè ad un superficiale sopralluogo la pompa di calore poteva anche starci,

ma solamente ad un superficiale sopralluogo,

come saprai la collaborazione che mi porta sempre più vicino a questa tecnologia della pompa di calore assieme al noto Ing. Samuele Trento,

mi ha portato ad effettuare un sistema di sopralluoghi  molto precisi per verificare dove ci sia o non ci sia la possibilità di convenienza per questo tipo di tecnologia,

e qui ti posso assicurare che le basi fondamentali non c’erano,

se mai Daniel avesse installato una pompa di calore aria acqua per il riscaldamento e la produzione di acqua sanitaria ecco i problemi che avrebbe dovuto pagare di tasca sua:

  1. Parlando dell’assenza di isolamento perimetrale e superiore la dispersione di calore sarebbe ed è tanta, il che avrebbe portato sempre la pompa di calore aria acqua ad un lavoro immane per cercare di portare la temperatura sperata senza garanzie di ottenerla
  2. Siamo sempre al problema della temperatura di esercizio ed il numero di termosifoni, qui i termosifoni anche se nuovi hanno bisogno di avere costantemente acqua dai 65 ai 70 gradi e la pompa sarebbe andata in crisi
  3. Anche se il fotovoltaico avrebbe qualcosa aiutato la disposizione del tetto è una di quelle disposizioni che non permettono l’installazione di un fotovoltaico importante, per cui anche qui sbaglio del venditore d’assalto
  4. Il consumo di energia elettrica annuo sarebbe stato molto alto per produrre poi i risultati in termini di caldo molto inferiori rispetto alle esigenze della famiglia
  5. Il costo di tutto l’intervento non sarebbe stato ammortizzato negli anni sperati e promessi se a questo poi ci aggiungiamo anche il costo di bolletta annua…..non so se parlare di BELLA SPESA o corretto investimento

 

risposta n. 3: Installa una pompa di calore geotermica visto che hai la falda….

 

“Hai una zona dove l’acqua non manca, fatti furbo ed installa una pompa di calore geotermica” questa è stato il consiglio di un venditore di pompe di calore capitato grazie ad internet, ma….

…ma anche questa a prima analisi superficiale potrebbe essere stata una buona soluzione, peccato che il “consigliere” non aveva tenuto di cose fondamentali come queste:

  1. C’è assolutamente di avere una portata stabile di 40-50 Litri al minuto per installare una geotermica ed essere certi della stabilità del suo funzionamento
  2. E questa prova deve durare almeno 12 ore questo per capire che la falda sia stabile e non ci siano problemi di mancanza di acqua abbassandosi il livello di falda

 

Cosa dire, nel caso specifico questo problema era un problema reale in quanto la falda non garantiva la portata costante,

e sai quale sarebbe stato il problema?

la pompa di calore si sarebbe arrestata non garantendo caldo nei termosifoni (che già avrebbe fatto fatica visto l’impianto ad alta temperatura)

e immagina anche di farti la doccia, insaponarti e trovarti senza acqua calda proprio sotto la doccia.

 

risposta n. 4: Installa una caldaia a pellet… ma compatta

 

“installa una caldaia a pellet della N…….., guarda in poco tempo la carichi bastano 3 sacchetti ed è già piena e vedrai quanto caldo in casa…”

Che dire?

Questo consiglio dato da un rivenditore è un consiglio che in parte può trovare il mio consenso, ma solo in parte perchè questo tipo di caldaie compatte,

possono essere una buona alternativa ma senz’altro devono essere installate solamente dove non esiste spazio,

altrimenti quello che sarebbe capitato assomiglierebbe a questo:

  1. queste tipologie di caldaie vendute come: “bastano 3 sacchetti per riempirla”, pretende che tu la carichi ogni giorno e allora, devi essere consapevole che hai un’altro figlio da mantenere ogni giorno
  2. avendo un bruciatore di dimensioni ridotte, la caldaia compatta ha vita breve in abitazioni grandi come questa perchè deve lavorare molto per garantire l’acqua calda all’interno del bollitore
  3. la caldaia compatta si chiama compatta per quale motivo? peerchè deve andare a riscaldare case o appartamenti compatti

 

E ORA COSA POSSO DIRTI?

 

Permettimi le ultime mie quasi solite considerazioni,

Quando si vanno ad effettuare queste tipologie di installazioni, non bisogna essere degli esperti solo a parole,

si tratta di essere coscienziosi nei confronti di chi apre il cuore e il portafoglio,

quindi il mio consiglio a prescindere che tu sia un’installatore, venditore o un padre di famiglia è…….circondati di persone altamente qualificate e specializzate che sappiano dimostrarti quello che dicono, come?

ecco in 3 passi come trasformare le parole in fatti sopratutto se sei dalla parte di chi acquista:

 

  1. Fatti dare delle referenze: si hai capito bene fatti dare numero di telefono ed indirizzo di chi ha già fatto il lavoro che ti propongono di fare
  2. Pretendi le certificazioni dei prodotti e le garanzie scritte sui rendimenti e i risparmi del sistema che ti stanno vendendo
  3. I sopralluoghi specializzati sono fondamentali e non dei sopralluoghi fatti seduti nel tavolo di casa

 

Ti assicuro che se metterai in pratica questi semplici 3 consigli, allontanerai automaticamente chi ti vuole vendere fumo,

avrai la capacità di comprendere subito chi vuole da te solamente i soldi rispetto a chi ti vuole felice

 

Un abbraccio

Ugo de Stefani

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